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Passato e Presente - Il generale Nicola Bellomo - 22/05/2019
Il generale Nicola Bellomo ha 60 anni quando, nel 1941, viene richiamato in servizio per esigenze belliche a Bari. Arriva l'8 settembre 1943, con il conseguente disfacimento delle forze armate italiane. Il giorno dopo, nella confusione generale, Bellomo si rende protagonista di un'azione eroica. Alla guida di un nucleo di militari si oppone ai tedeschi che vogliono distruggere il porto di Bari, prima di abbandonare la città. La sua azione permetterà di consegnare agli alleati, che arrivano a Bari qualche giorno dopo, una città libera e con le infrastrutture intatte. Ma il 28 gennaio 1944 Bellomo viene arrestato dai militari inglesi con l'accusa di aver compiuto un crimine di guerra. L'episodio risale al 30 novembre 1941, quando il generale ordina di sparare a due ufficiali inglesi che tentano di fuggire da un campo di prigionia. La situazione è confusa, come pure la dinamica dei fatti. Un prigioniero rimane ucciso, l'altro ferito. Il processo, che inizia il 23 luglio 1945, è il primo in Europa contro un presunto criminale di guerra. Si svolge nella quasi totale assenza di garanzie per l'imputato. Il generale è accusato di aver fatto uccidere a freddo i due uomini e viene condannato a morte. Unico ufficiale italiano ad essere giustiziato per crimini di guerra, Bellomo nel 1951 riceverà la medaglia d'argento al valor militare per l'azione al porto di Bari. In studio, con Paolo Mieli, la storica Isabella Insolvibile.