Lupus In Fabula

Sabbenedica che significa quello che significa: il saluto, tutto di augurio, di cose tutte buone e tutte belle. Dagli studi Rai di Venezia, da Palazzo Labia, ecco Lupus in fabula, il racconto del giorno fatto ogni giorno per arrivare a sera e trovare un libro sul comodino. Ed ecco la storia, ecco il cunto di oggi Il libro di oggi è "Il destino si chiama Clotilde" di Giovannino Guareschi ma il titolo per esteso è – ed è già uno spettacolo leggerlo per intero – questo: "Il destino si chiama Clotilde. Romanzo d'amore e di avventura con un'importante digressione la quale per quanto d'indole personale si innesta mirabilmente nella vicenda e la corrobora rendendola vieppiù varia e interessante". Siamo nel 1885, i protagonisti della storia sono personaggi bizzarri, così come i loro nomi e quelli delle città da dove provengono. Filimario Dublè, ha trent'anni, proviene da una famiglia benestante di Nevaslippe, da bambino scappa di casa per non bere un bicchiere di olio di ricino e, rimasto senza un soldo dopo la morte dell'unico parente che l'aveva accolto, si ritrova destinatario di un invito inatteso da parte dell'altra protagonista della storia, Clotilde Troll, la giovane più bella, più ricca e più stravagante della città, che lo invita a fare una crociera sul suo panfilo. Con Pietrangelo Buttafuoco. Regia di Cecilia Mosetti