Lupus In Fabula

Sabbenedica che significa quello che significa: il saluto, tutto di augurio, di cose tutte buone e tutte belle. Dagli studi Rai di Venezia, ecco Lupus in fabula, il racconto del giorno fatto ogni giorno, per arrivare a sera e trovare un libro sul comodino. Ed ecco la storia, ecco il cunto di oggi. Il libro di oggi è La Locandiera di Carlo Goldoni, un inno all'intelligenza e alla determinazione delle donne sotto forma di commedia. Forse ci ripetiamo ma al netto di tutti gli anatemi anti-patriarcato, in letteratura il matriarcato sopravanza. In questa splendida commedia, di cui ricordiamo l'altra venezianissima versione, quella di Tinto Brass dal titolo Miranda, il film con Serena Grandi e il magnifico Franco Branciaroli, tutto ruota intorno alla bella protagonista, Mirandolina per l'appunto, proprietaria di una locanda che – come una funambola – riesce a tenere in equilibrio i vari spasimanti che alloggiano da lei. All'inizio troviamo Mirandolina alle prese con le attenzioni del Marchese di Forlimpopoli, aristocratico in declino che la corteggia con modi un po' consunti, a questo si aggiunge il Conte di Albafiorita, fresco di ricchezze e di nobiltà acquisita, che la tenta con regali costosi. Mirandolina sa comunque destreggiarsi bene fra questi tentativi di seduzione, fino a che non compare il Cavaliere di Ripafratta, altero, pungente e, soprattutto, allergico alle donne – misogino vorremmo dire – e che si presenta cosi Con Pietrangelo Buttafuoco. Regia di Cecilia Mosetti