A un passo dal cielo

È il luogo con il cielo più buio e terso del mondo, insieme all'Antartide, alle Canarie e alle Isole Hawaii. E grazie al suo clima secco e relativamente stabile è un vero paradiso per chi deve fare osservazioni astronomiche. Senza contare che a quell'altitudine - 2.400 metri s.l.m. - gli effetti della coltre atmosferica sulle luci delle stelle si sentono poco. Ecco perché proprio in Cile, nel cuore del deserto dell'Atacama, è nato l'ESO, l'European Southern Observatory: una collaborazione internazionale che gestisce alcuni dei telescopi più famosi e potenti, tra cui il Very Large Telescope, il radiointerferometro ALMA e l'Extremely Large Telescope, ancora in costruzione. Ora però, questo paradiso rischia di essere illuminato da luci artificiali: la società statunitense AES Andes ha infatti in programma di costruire nella zona un impianto per la produzione di ammoniaca e idrogeno. E se il progetto venisse appoggiato dal governo cileno, gli impianti arriverebbero a pochi chilometri dal Very Large Telescope. Come si lavora all'ESO e che clima si respira in questi giorni? L'inquinamento luminoso minaccia davvero anche questo braccio di cielo? E quali rassicurazioni chiedono astronomi e astrofisici che vi lavorano? Ci racconta tutto Daniele Gasparri, astrofisico all'Università di Atacama, e astrofotografo e Photo Ambassador di ESO. Al microfono Marco Motta