Domani Lunedi, 31 Marzo 2025
11:30 - 11:59
La superstrada dei terremoti
300 volte più potente di quello di Amatrice del 2016. Venerdì scorso in Myanmar i sismografi hanno registrato una prima scossa di 7.7 gradi, seguita, pochi minuti dopo, da una seconda di 6.4 gradi. La situazione, apparsa subito molto grave, ha costretto la giunta birmana a dichiarare lo stato di emergenza in almeno sei regioni e richiedere aiuti internazionali. Il terremoto è stato avvertito anche in Thailandia, Laos e Cina, e l'epicentro si trova a 16 chilometri da Sagaing, zona dove terremoti di tale magnitudo non sono una novità: tra il 1930 e il 1956 se ne sono verificati sei, e un ultimo nel 2016 nell'antica capitale birmana di Bagan. La terribile faglia che attraversa Sagaing, formata dalle grandi placche tettoniche indiana e euroasiatica, con i suoi 1200 chilometri, è nota agli esperti come "superstrada delle faglie sismiche". Perché questa faglia è capace di generare terremoti di magnitudo così significativa? Qual è la situazione attuale e come si sta intervenendo in uno stato già gravato dalla guerra civile? Vista la storica natura altamente sismica di queste zone, esiste un piano di intervento adeguato? Ne parliamo con Federica Franco, capo missione di Medici Senza Frontiere in Myanmar, e Alessandro Amato, geologo e sismologo all'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Al microfono Roberta Fulci