Sabato, 19 Aprile 2025
13:30 - 13:44
Patria E Liberta'
Antifascista torinese fin dalla giovinezza, nel 1931 si laurea in giurisprudenza e nel 1932 inizia l'attività di magistrato parallelamente alla sua militanza in Giustizia e Libertà diffondendo la stampa clandestina tra Parigi e Torino. Prese parte alla Resistenza italiana, di cui divenne esponente di spicco, opponendosi in ogni modo all'occupazione nazifascista, sia militarmente che civilmente. Nel 1942, fu tra i fondatori a Torino del Partito d'Azione. Successivamente all'8 settembre 1943 si trasferì a Torre Pellice diventando un comandante della Resistenza in Piemonte, sfuggendo ai tentativi di arresto e svolse un'importante opera di organizzazione dei gruppi partigiani. Tra il 14 marzo 1944 e l'8 giugno 1945 fu Commissario Politico del comando regionale Giustizia e Libertà, in principio con Duccio Galimberti, poi dopo l'uccisione di Duccio, con Dante Livio Bianco, e mantenne questo incarico fino alla Liberazione. Venne nominato dal CLN piemontese questore di Torino il 28 Aprile 1945, incarico che mantenne fino al 28 febbraio 1948, quando, ultimo rimasto tra i questori "politici", rassegnò le dimissioni per dedicarsi a un'intensa opera di organizzazione politico-culturale, diretta a promuovere la memoria e la storia della Resistenza. Dal 1961 ricoprì la carica di vicepresidente del Centro Studi Piero Gobetti. Nel 1972 venne nominato presidente del Museo nazionale del Risorgimento e nel 1974vdivenne presidente dell'Istituto storico della Resistenza in Piemonte, che dal 2004 è a lui intitolato. Con Chiara Colombini