PFAS, ancora tu?

Sono invisibili, inodori e insapori. Vengono utilizzati per conferire proprietà antiaderenti a pentole e padelle o come ritardanti di fiamma, nel settore automobilistico, aeronautico ed energetico, e persino nei prodotti medicali. Eppure, proprio la loro grande stabilità li ha trasformati in un gravissimo problema ambientale: sono i PFAS, "forever chemicals", composti chimici perenni che se smaltiti scorrettamente o illegalmente contaminano le acque e i suoli, diventando pericolosi per la salute umana e dell'ambiente. Com'è accaduto per esempio nel Veneto occidentale, dove oltre 350.000 persone sono state esposte. Quanti sono i PFAS e che effetti hanno sulla nostra salute? Ci sono metodi per eliminarli dall'ambiente e potabilizzare le acque inquinate? O si stanno studiando composti alternativi per sostituirli? E qual è il conto pagato dai cittadini per avere acque pulite? Lo chiediamo a Marco Boscolo, giornalista e science writer, coautore con Elisabetta Tola dell'inchiesta sui PFAS condotta da "Il Bo Live" e "Facta.eu" nell'ambito del Forever Lobbying Project, e a Manuela Antonelli, docente di ingegneria ambientale al Politecnico di Milano. Al microfono Marco Motta