Lunedi, 3 Febbraio 2025
11:30 - 11:59
Il futuro delle coste
"Le onde montano, crescono, cambiano le cose. Poi, tutto torna come prima, ma non è più la stessa cosa". Le parole di Alessandro Baricco in Oceano Mare descrivono bene l'interazione tra gli oceani e la terra con cui sono strettamente interconnessi. A causa del riscaldamento globale e di altri fattori di stress causati dall'uomo, come l'inquinamento e lo sfruttamento eccessivo, gli oceani e gli ambienti costieri stanno subendo cambiamenti senza precedenti: dall'aumento della frequenza e potenza di eventi estremi come uragani e tsunami, alle ondate di calore marine, fino alla diminuzione della biodiversità, e all'innalzamento del livello del mare. Studiare questi eventi e gestire e mitigare i loro impatti sulle coste e le comunità che vivono in queste regioni è lo scopo di programmi internazionali come CoastPredict che sta sviluppando dei digital twins, i gemelli digitali dell'oceano: modelli predittivi integrati con dati osservati in tempo reale. Quali altre soluzioni si stanno sviluppando per migliorare la resilienza al cambiamento climatico? Come stanno le coste del Mediterraneo? Lo chiediamo a Nadia Pinardi, oceanografa all'Università di Bologna, dove dirige il centro UNESCO-IOC per la Resilienza Costiera, in diretta da Lecce dove si sta svolgendo l'evento annuale di CoastPredict. E nel resto del mondo cosa sta accadendo alle coste? Ascoltiamo le testimonianze di: Lorna Inniss, esperta nella gestione integrata della zona costiera e segretaria esecutiva dell'Unesco-IOC per i Caraibi, Aletta T. Yñiguez, docente di biologia marina all'istituto di scienze marine dell'Università delle Filippine e Bipendra Prakash, coordinatore del Pacific Islands Global Ocean Observing System (PacIOOS), membro del segretariato della Comunità del Pacifico del Sud per le isole Fiji. Al microfono Elisabetta Tola