Oggi Giovedi, 30 Ottobre 2025
11:30 - 11:59
Quando prevenire non è meglio
Fare prevenzione, sempre, costantemente, a ogni costo. Ma è davvero utile? Collezionare esami, magari in costose cliniche private, può essere considerata una buona abitudine per il benessere? Da un lato, eseguire accertamenti non necessari può gravare sulla nostra salute fisica e psicologica. Dall'altro, le richieste superflue possono sovraccaricare il sistema sanitario, rendendo più difficile l'accesso alla prevenzione a chi ne avrebbe davvero bisogno. La salute è un concetto collettivo: lo sottolinea Roberta Villa, medico e giornalista, nel suo ultimo libro "Cattiva prevenzione. I pericoli del consumismo sanitario" (Chiarelettere, 2025), in cui attraverso aneddoti tratti da storie vere racconta il lato oscuro di un sistema che cavalca la naturale paura di ammalarsi. La buona prevenzione passa anche per ciò che scegliamo di mangiare: in apertura, insieme a Raffaella Rumiati, neuroscienziata alla SISSA di Trieste, parliamo della rapidità - 200 millisecondi - con cui il nostro cervello classifica cibi sani e cibi gustosi, prima ancora che ne siamo consapevoli. Al microfono Elisabetta Tola