Oggi Venerdi, 19 Dicembre 2025
11:30 - 11:59
Ricerca in condizioni precarie
Condizioni di lavoro migliori, con più tutele: malattia, maternità, tredicesima. Il "contratto di ricerca" disegnato nel 2022 avrebbe dovuto sostituire gli incarichi precari, gli assegni e le borse di studio con cui tirano avanti migliaia di ricercatori nelle università italiane. Ma i soldi non ci sono, e nel frattempo i progetti di ricerca nati grazie ai fondi del PNRR sono ormai in scadenza e stanno per tradursi in migliaia di ricercatori senza lavoro. In compenso, la prossima settimana è attesa la discussione sulla nuova legge di bilancio e tra le misure proposte dal Ministero dell'Università e della Ricerca c'è l'intento di pianificare a lungo termine i fondi per la ricerca. Facciamo il punto con Alessandro Foti, immunologo al Max Planck Institute for infection biology di Berlino e autore di "Stai fuori! Come il Belpaese spinge i giovani ad andare via" (Dedalo, 2024), Davide Clementi, segretario nazionale ADI e Chiara Anzolini, comunicatrice della scienza e ricercatrice all'università di Padova e del Centro Nazionale per la Biodiversità. In apertura, ricordiamo Nuno Loureiro, direttore del Plasma science and fusion center al Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston, assassinato davanti casa. Un omicidio che potrebbe allontanare il sogno di un'energia da fusione pulita, come ci racconta Piero Martin, docente di fisica sperimentale all'università di Padova. Al microfono Roberta Fulci