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Passato e Presente - La violenza contro le donne - 05/03/2020
Nel dopoguerra le donne iniziano il cammino verso la parità dei diritti, sancita dalla Costituzione italiana. Tuttavia, il modello patriarcale della famiglia e la violenza "lecita" nelle relazioni domestiche restano a lungo intatti. Solo con il tempo vengono abolite le principali discriminazioni giuridiche, come lo ius corrigendi e il delitto d'onore. Negli anni Settanta il movimento femminista pone al centro delle sue battaglie l'autodeterminazione del corpo femminile. La nascita dei centri antiviolenza rivela l'estensione della violenza domestica, che non è solo fisica o sessuale, ma anche psicologica ed economica, e coinvolge tutte le classi sociali. Nel 2006 la prima indagine Istat sulla violenza contro le donne mostra dati allarmanti: il 31% delle italiane tra i 16 e i 70 anni ha subito violenze fisiche o sessuali, nella maggior parte dei casi da partner o ex partner. Nel nuovo millennio il fenomeno assume forme sempre più brutali: i femminicidi riempiono le cronache e spingono a un riconoscimento giuridico della "violenza domestica", sancito nel 2013 dal decreto legge n. 93, che introduce anche pene più severe per lo stupro coniugale. In studio, con Paolo Mieli, la prof.ssa Silvia Salvatici.