Oggi Sabato, 21 Dicembre 2024
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PATRIA E LIBERTA' Iris Versari (Poggio di San Benedetto in Alpe, 12 dicembre 1922 – Ca' Cornio di Modigliana, 18 agosto 1944)
Iris Versari raccontata da Carlo Greppi. Medaglia d'oro al valor militare. La sua famiglia di contadini si era trasferita a Tredozio, nel podere Tramonto (dove, dopo l'armistizio, si sarebbe costituita una delle prime bande partigiane del Forlivese), ed Iris era andata "a servizio" presso una famiglia benestante di Forlì. Tornata dai suoi, li aiutava nei lavori dei campi. Nel settembre del 1943, la ragazza diventa staffetta della banda di "Silvio" Corbari, col quale ha una relazione sentimentale, e nel gennaio del 1944 entra come combattente nella formazione. Iris prende parte a numerose azioni di guerriglia e si distingue per il suo coraggio. Nell'agosto del 1944 la giovane partigiana, che, ferita ad una gamba, si era rifugiata con Corbari e altri compagni in una casa colonica, viene sorpresa da tedeschi e fascisti, accompagnati sul luogo da un delatore. I partigiani oppongono resistenza, la ragazza capisce che, non potendo muoversi, non può tentare la fuga ed è d'impedimento alla salvezza degli altri e si uccide. I fascisti oltraggiarono e trasportarono il cadavere di Iris da Cornia a Forlì e, in Piazza Saffi, lo appesero, per spregio, accanto a quelli dei suoi compagni di lotta, Sirio Corbari, Adriano Casadei e Arturo Spazzoli, catturati dopo lo scontro a fuoco di Cornia San Valentino.